MARIO DE MICHELE GIORNALISTA ANTICAMORRA
L'UOMO CHE ATTENTAVA A SE STESSO > UN GIORNALISTA IN “CORTO CIRCUITO” CHE SI E' BRUCIATO SOLIDARIETA' E CREDIBILITA' > STORIA DI UMANA DEBOLEZZA DA ROMANZO RUSSO.
Ed alla fine crollò davanti ai giudici, forse proprio come uno di quei camorristi di cui voleva essere l'incubo e il cane da caccia. MARIO DE MICHELE voleva essere giornalista coraggioso ed esposto, implacabile e sotto scorta, un “professionista dell'antimafia” di sciasciana memoria, ma come Sciascia diceva ha passato la sottile linea da vittima a carnefice di se stesso.
Ecco una sirena che deve essergli suonata alle orecchie in maniera così potente da prendergli la mano in una sorta di trance professionale fino a scambiare il vero col verosimile, o meglio col falso.
Può uno stimato giornalista su cui erano piovute la solidarietà e l'ammirazione di una intera comunità specialmente campana, a partire dai giornalisti a finire alla politica in maniera trasversale fino alla chiesa ed alla gente comune, inventarsi ed inscenare agguati e minacce in perfetto codice camorristico ? Evidentemente si, poteva e l'avrebbe fatto, e a quanto a naso degli investigatori e della DIA in maniera pure convincente e imitando alla perfezione quella mentalità che si piccava invece di combattere.
Voleva la coccarda di eroe civile ma mancava il mettere a rischio la vita, e quindi ha provveduto da solo, sapendo che nel circo mediatico questo avrebbe comportato il necessario salto di qualità alla sua immagine.
Oggi parla di demoni, di corto circuiti e si rifugia nella famiglia come fosse un toccasana e la sola via d'uscita. In realtà non spiega ma allude, forse ammette ma svicola, certo deve ammettere ancora a se stesso e a carabinieri, polizia e magistrati che ringrazia (?!?) tante cose, se dice nel suo commiato dal giornalismo (leggere le sue stupefacenti parole) “Non fate troppi pettegolezzi” citando le ultime parole di Cesare Pavese, che non aveva trovato invece nessuna via di salvezza e redenzione.
https://www.casertanews.it/cronaca/de-michele-giornalista-simulazione-di-reato.html?fbclid=IwAR2BT79nTA5OR5i-75GLY11QIv1TxNfJjhw0T0Yn9WoXLo9jHQCrdQ1CTgI
Ed alla fine crollò davanti ai giudici, forse proprio come uno di quei camorristi di cui voleva essere l'incubo e il cane da caccia. MARIO DE MICHELE voleva essere giornalista coraggioso ed esposto, implacabile e sotto scorta, un “professionista dell'antimafia” di sciasciana memoria, ma come Sciascia diceva ha passato la sottile linea da vittima a carnefice di se stesso.
Ecco una sirena che deve essergli suonata alle orecchie in maniera così potente da prendergli la mano in una sorta di trance professionale fino a scambiare il vero col verosimile, o meglio col falso.
Può uno stimato giornalista su cui erano piovute la solidarietà e l'ammirazione di una intera comunità specialmente campana, a partire dai giornalisti a finire alla politica in maniera trasversale fino alla chiesa ed alla gente comune, inventarsi ed inscenare agguati e minacce in perfetto codice camorristico ? Evidentemente si, poteva e l'avrebbe fatto, e a quanto a naso degli investigatori e della DIA in maniera pure convincente e imitando alla perfezione quella mentalità che si piccava invece di combattere.
Voleva la coccarda di eroe civile ma mancava il mettere a rischio la vita, e quindi ha provveduto da solo, sapendo che nel circo mediatico questo avrebbe comportato il necessario salto di qualità alla sua immagine.
Oggi parla di demoni, di corto circuiti e si rifugia nella famiglia come fosse un toccasana e la sola via d'uscita. In realtà non spiega ma allude, forse ammette ma svicola, certo deve ammettere ancora a se stesso e a carabinieri, polizia e magistrati che ringrazia (?!?) tante cose, se dice nel suo commiato dal giornalismo (leggere le sue stupefacenti parole) “Non fate troppi pettegolezzi” citando le ultime parole di Cesare Pavese, che non aveva trovato invece nessuna via di salvezza e redenzione.
https://www.casertanews.it/cronaca/de-michele-giornalista-simulazione-di-reato.html?fbclid=IwAR2BT79nTA5OR5i-75GLY11QIv1TxNfJjhw0T0Yn9WoXLo9jHQCrdQ1CTgI
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